giovedì 10 dicembre 2009

LUCI D’AUTORE SUL PERCORSO ARCHEOLOGICO

Appuntamento oggi venerdì 11 dicembre 2009
alle ore 18:00 davanti al Museo Archeologico partenza percorso.


Storia, memoria e creatività: con l’inaugurazione e l’illuminazione di un suggestivo percorso archeologico Luci d’Ancona si appresta, venerdì 11 dicembre alle 18, ad accendere i riflettori sui resti della civiltà romana.

L’anfiteatro Romano, mura e circuitus, risplenderà con l’illuminazione permanente dell’architetto Vittorio Salmoni. Il grande anfiteatro romano di Ancona si adagia nella conca tra i colli Guasco e Cappuccini, raccordando i molti dislivelli del terreno irregolare, in una posizione di privilegiato dominio sul mare, sia verso nord-est, sia a sudovest. Oggi si conserva solo parzialmente, per un’altezza massima di 12 metri, costituendo il basamento di edifici di età posteriore. L’impianto dell’anfiteatro risale ad età augustea, e si sovrappose ad un’area insediativa più antica, occultandola.

L’evento sarà arricchito dalle installazioni artistiche tridimensionali “Struttura XI, struttura XII, struttura XIII” dell’artista Moneyless (Foro Romano - via Ferretti; anfiteatro romano - arco Bonarelli e Delfino - Via Pio II e Via Birarelli), a cura di MAC-Manifestazioni Artistiche Contemporanee e Allegra Corbo. Tra i resti dell’Ancona romana, segnando alcuni dei luoghi più riconoscibili del percorso archeologico dell’antica città dorica, Moneyless presenta microspazi inediti, iridescenti, realizzati con corde fluo e wood light. “Mi interessa particolarmente il conflitto visivo che si viene a creare quando una figura geometrica di ovvia fattura umana appare all’interno di un ambiente del tutto spontaneo, e di come possa un osservatore percepire quello spazio artificiale all’interno di uno spazio a lui familiare come un architettura decadente”. Così Moneyless inizia una serie di istallazioni geometriche tridimensionali, realizzate con fili e spaghi in ambienti naturali e/o decadenti. “La linea retta in contrasto con la pluralità di forme assolutamente non rigide di uno scenario abbandonato da anni ”. Nel contesto di un sito archeologico l’effetto è certamente estraniante, “queste forme si inglobano tra le architetture, si mimetizzano tra le strutture esistenti ma ne restano sempre estranee, in contrasto, diverse. E così trovarsi all’interno delle strutture ci trasporta in un microspazio, in un luogo "altro", diverso dal macrospazio del contesto esistente ma al tempo stesso al suo interno”.

All’interno di questo evento trova spazio anche l’illuminazione permanente dell’Arco di Traiano.

Profonda soddisfazione riguardo all’operazione è stata espressa dalla Soprintendenza ai Beni archeologici delle Marche che- nella persona del Soprintendente Giuliano De Marinis- ringraziando il Comune per lo sforzo compiuto “plaude ad un intervento che per la prima volta illumina e dunque valorizza monumenti così significativi per la città di Ancona e che è espressione di una piena comunità di intenti tra Amministrazione e Soprintendenza, con l’auspicio che si possa approdare ad un intervento definitivo”.

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Ringraziamenti

Maurizio Bedeschi, Alex Bordi, Gianfranco Bronzini, Mario Campanella, Nicoletta Frapiccini, Anna T. Giovannini, Riccardo Graciotti, Antonio Napoli, Daniele Ottone, Paolo Quiri, Roberto Ricci, Mara Silvestrini, Tito Vespasiani, Biblioteca dei Ragazzi del Comune di Ancona.
 

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